Lo abbiamo sentito diverse volte in questo periodo: che fortuna poter usufruire di uno spazio all’aperto!
Certo per chi vive in campagna, o in luoghi rurali è più semplice, ma spesso anche in città è possibile ricavare dei piccoli angoli di verde non solo sono esteticamente gradevoli, ma anche dagli effetti positivi su psiche e salute! Indubbiamente ce lo insegna l’Architetto Stefano Boeri, con i suoi grattacieli milanesi dove il verde si arrampica materializzando una soluzione estetica di grande impatto, così come quella ambientale: controllo e riduzione del rumore acustico cittadino, assorbimento delle particelle inquinanti, regolazione del microclima interno all’appartamento e molto altro ancora.
Dedicarsi con cura all’outdoor è quindi una pratica di design utile e necessaria.
Una soluzione per lo spazio urbano! Urban outdoor space:
Si chiama Urban Balcony, la collezione disegnata da Meneghello Paolelli Associati per Uno Più. E’ composta da una serie di elementi che possono essere liberamente combinati tra loro a seconda ogni specifica esigenza: è possibile agganciarsi alla ringhiera di un balcone, addossarsi ad una parete per trasformarla in un piccolo giardino verticale, abbinare mensole o armadietti per riporre gli utensili da giardinaggio.
Dedicarsi al giardinaggio! Un giardino anche d’inverno:
Gli spazi esterni ampi sono certamente una bellezza da apprezzare e contemplare quanto più possibile, ma a volte possono risultare dispersivi, e, a causa del clima non sempre sfruttabili. La soluzione è quella di creare una nostra serra, un nostro giardino da fiaba dove dedicarsi alla cura delle piante e da arredare con cura per le nostre colazioni o aperitivi.
Anche in inverno! Come ci suggerisce l’immagine di Orangerie.
Arredare l’outdoor! Non solo teak:
Ci sono diversi approcci e soprattutto materiali che possono soddisfare la ns voglia di avere uno spazio aperto arredato con classe e comodità.
Le plastiche di Kartell hanno indubbiamente soddisfatto negli anni la necessità di spazi esterni esteticamente e funzionalmente efficaci. Ci tengo inoltre a ricordare che sono plastiche totalmente riciclabili (Certificazione ISO 14001:2015 e greenguard).
Ad esempio, la nuovissima seduta A.I. nata da una collaborazione tra Philippe Starck e Auotodesk, viene prodotta con materiali di primo scarto, dunque recuperati immediatamente dal primo ciclo produttivo (vedi immagine qui sotto).
Letizia Pella, architetto